1994: alla fine di ottobre, subito dopo la prematura scomparsa del Professor Ivo de Carneri, viene avviata la Fondazione Ivo de Carneri che assume come progetto prioritario la costruzione di un Laboratorio di sanità pubblica nell’isola di Pemba; il progetto nasce sulla base di una intuizione avuta da Ivo de Carneri, durante la missione (1988) per conto del Ministero degli affari esteri italiano, a Pemba per la valutazione della campagna di controllo della schistosomiasi.
Nello stesso anno, in collaborazione con la Società italiana di parassitologia, viene istituito il Premio Ivo de Carneri per giovani ricercatori provenienti dall’Africa Subsahariana, da assegnarsi ogni due anni.
1995: ha luogo la prima riunione ufficiale tra Ministero della sanità e del welfare di Zanzibar e Fondazione Ivo de Carneri per discutere e concordare la costruzione e la successiva conduzione di un Laboratorio di Sanità pubblica sull’isola di Pemba che verrà poi dedicato per desiderio delle autorità di Zanzibar al professor Ivo de Carneri (Public Health Laboratory Ivo de Carneri, PHL-IdC).
1996: la Fondazione ottiene il riconoscimento del Ministero della sanità italiano con DM del 1° febbraio n. 96A1550.
1997: viene firmato un Accordo tra Fondazione e Ministero della sanità di Zanzibar per la costruzione e la successiva conduzione del PHL-IdC. Il Ministero della sanità e del welfare dona il terreno,15.000 mq, sul quale costruire il PHL-IdC e la Fondazione avvia la costruzione. Nell’Accordo viene stabilito che il PHL-IdC sarà gestito da una Commissione scientifica formata da due membri del Ministero, due della Fondazione e un consigliere tecnico esterno dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
A opera del Comitato scientifico e con la supervisione di due dei suoi membri, Claudio Genchi ed Edoardo Pozio, pubblica la 12ª edizione del testo Parassitologia generale e umana.
1998-1999: viene costruito il Phl-Idc e nel frattempo la Fondazione promuove in Italia attività formative per operatori sanitari, con corsi specialistici riguardanti le malattie parassitarie, e azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica con convegni e giornate di studio.
1999: la Fondazione ottiene il riconoscimento di Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) dal Ministero della Salute, DM n. 99A3085 e a Ginevra presso l’OMS ha luogo la prima riunione della Commissione scientifica del PHL-IdC con lo scopo di definirne missione, piano strategico e organizzazione.
2000: Il PHL-IdC viene inaugurato ufficialmente il 12 giugno alla presenza delle autorità locali, dell’ambasciatore d’Italia in Tanzania, di membri della Fondazione Ivo de Carneri e dell’Organizzazione mondiale della sanità, e avvia le sue attività: piani di controllo, ricerca operativa e formazione.
Nello stesso anno la Fondazione viene registrata a Zanzibar come Zanzibar Branch, Organizzazione non governativa (ONG) locale.
2002: sulla base delle attività in Africa, la Fondazione ottiene dal Ministero degli affari esteri l’idoneità a Organizzazione non governativa-ONG (lettera n. 2002/337/005236/4 del 18 novembre) in accordo alla legge 49/87.
2003 Nell’ambito del Gemellaggio tra Comune di Cles e Distretto di Chake Chake si da vita al Dispensario di Gombani per le cure materno-infantili, una fatiscente struttura locale riattata e poi riattivata grazie alla mediazione della Fondazione
2004-2005 Vengono avviati alcuni progetti di ricerca internazionali nel campo delle malattie parassitarie e della nutrizione
2005: parte il progetto “Acqua Sicura” che suddiviso in tre fasi terminerà nel 2013. Si tratta di un importante progetto di risanamento delle acque nell’isola di Pemba che ha permesso un controllo della diffusione delle infezioni intestinali, colera incluso, migliorando le condizioni sanitarie.
2009: si avvia un importante progetto per il miglioramento della produzione di latte e di carne. È il primo a carattere socio-economico che s’ispira al principio per il quale un miglioramento delle condizioni di salute di una popolazione passa attraverso un miglioramento delle condizioni economiche e sociali.
2013: viene avviato il progetto per il miglioramento dell’agricoltura locale, lanciato d’intesa con la Provincia Autonoma di Trento e il decisivo contributo della Società Cooperativa trentina.